«Il coraggio di mio padre è stato ammirevole»



Quando si sente il nome Zweifel, si pensa subito alle patatine. Paprika, Kezz, Nature, Cractiv, Provençale. Qui in Svizzera è un riflesso del tutto naturale, infatti i prodotti dell’azienda familiare zurighese sono tra i più famosi del paese. E tra i più amati. Nel 2019 Zweifel Pomy-Chips ha ottenuto un fatturato record di 241 milioni di franchi. Tutti i settori aziendali hanno registrato una crescita. E inoltre, in gennaio ha avuto l’onore di vincere il Prix SVC Wirtschaftsraum Zürich.

Christoph Zweifel
Per Christoph Zweifel (51), che in giugno assumerà la carica di CEO da Roger Harlacher, queste sono le premesse migliori. L’ingegnere in scienze alimentari ETH e figlio del co-fondatore Hansheinrich Zweifel ha lavorato per diversi anni in Unilever e Aryzta/Hiestand, prima di entrare in Zweifel Pomy-Chips come direttore Marketing and Sales nel 2015. Con la sua promozione, per la prima volta da quasi 30 anni un membro della famiglia torna a reggere le sorti dell’azienda.

Scoprite nell’intervista con Christoph Zweifel come Zweifel Pomy-Chips affronta la crisi del coronavirus, come si sta sviluppando il settore biologico e quali tre prodotti Zweifel porterebbe con sé su un’isola deserta.

Signor Zweifel, in effetti le cose non potrebbero andare meglio: fatturato record, crescita, un premio… se solo non ci fosse la crisi del coronavirus. Proprio adesso che lei sta per assumere la guida di Zweifel Pomy-Chips. Quanto oscura questo la sua gioia per il nuovo lavoro?
Non lascio in alcun modo che il coronavirus guasti la mia gioia per questa fantastica sfida! Nel complesso il nostro obiettivo è proteggere i nostri collaboratori e contribuire ad arrestare il virus. Ma anche mantenere l’efficienza economica dell’azienda. Per farlo è necessario procedere in modo ben ponderato e non bisogna andare nel panico. Insieme supereremo anche questo difficile periodo.

Attualmente come garantisce la produzione?
La crisi del coronavirus ci pone di fronte a grandi sfide. Fortunatamente abbiamo in magazzino materie prime sufficienti per poter garantire la produzione a medio termine. Benché le patatine non costituiscano un alimento di base, nel breve periodo la domanda è aumentata, in quanto attualmente le persone stanno di più a casa e quindi attingono maggiormente ai sacchetti di patatine. Pertanto ci sta naturalmente molto a cuore poter fornire le quantità richieste. Attualmente stiamo producendo il massimo.

E la logistica?
Nella logistica abbiamo adottato tutte le misure di sicurezza possibili per i nostri collaboratori. Abbiamo dovuto adeguare gli itinerari della nostra crew del servizio fresco in seguito ai rinvii. La fornitura di punti vendita stagionali, hotel, ristoranti e caffè è venuta a mancare, in compenso abbiamo quantitativi maggiori nel commercio al dettaglio.



Come sono la motivazione e l’impegno dei vostri dipendenti in questo difficile periodo?
I nostri collaboratori stanno affrontando la situazione in maniera esemplare. Per noi non è assolutamente un’ovvietà e cerchiamo di essere il più vicini possibile alle singole collaboratrici e ai singoli collaboratori, al fine di supportarli in questo difficile periodo e di essere al loro fianco in caso di incertezze. In linea generale, da noi vale il principio che soltanto insieme potremo avere successo. Pertanto la coesione ha da sempre un ruolo fondamentale e viene vissuta pienamente.

Zweifel investe molto nella sua sede di produzione in Svizzera. Che cosa può dirci del nuovo edificio e della ristrutturazione a Spreitenbach, che dovranno essere conclusi a maggio?
Sì, esatto, negli scorsi anni abbiamo sviluppato e modernizzato la produzione per oltre 40 milioni di franchi, abbiamo rinnovato gli uffici e realizzato un nuovo centro visitatori. Con quest’ultimo desideriamo trasmettere ancora meglio alle consumatrici e ai consumatori il messaggio che le patatine sono la nostra passione. Con questo grande progetto posiamo inoltre la pietra miliare per una produzione a lungo termine in Svizzera.



Una festa per l’inaugurazione non ci sarà...
Nel frattempo la costruzione è stata terminata e, sì, effettivamente avevamo in programma di celebrare degnamente questa pietra miliare. Purtroppo la situazione attuale non lo consente, pertanto rimanderemo l’inaugurazione a una data successiva. Quando la crisi sarà superata, probabilmente potremo goderci la festa ancora più intensamente.

Le patatine sono la vostra competenza chiave. Inoltre siete anche attivi nel mercato degli snack e dei prodotti da forno dolci. Qual è la percentuale del fatturato bio nei rispettivi settori?
La percentuale si attesta ancora a numeri bassi a una cifra, ma l’assortimento viene costantemente ampliato.

In linea generale, qual è lo sviluppo nel settore bio? Il mercato bio sta vivendo un boom. Ma solo otto dei vostri circa 40 prodotti tra patatine e snack sono insigniti della Gemma Bio. Se lo si osserva dall’esterno, non è molto.
È vero che da anni gli alimenti bio in Svizzera stanno diventando sempre più importanti e stanno vivendo una crescita inarrestabile. Anche nella categoria «Dolciumi e snack salati» il bio riveste una posizione rilevante, crescendo ogni anno: attualmente registra un plus dell’8,3 per cento rispetto allo scorso anno. Pertanto sviluppiamo costantemente il nostro assortimento in tutte le categorie, al fine di soddisfare anche in questo settore le esigenze delle nostre consumatrici e dei nostri consumatori.


Proprio per il bio l’approvvigionamento e la disponibilità delle materie prime rappresentano sempre dei fattori decisivi. Ancora di più se, come Zweifel, si punta su materie prime svizzere. Per quanto concerne le patate bio, ad esempio, i ricavi subiscono fluttuazioni in parte notevoli a seconda degli anni. Ad esempio a causa della peronospora della patata. Questo comporta dei gravi problemi per Zweifel?
Come nell’agricoltura convenzionale, nell’agricoltura biologica le fluttuazioni dei ricavi sono dovute principalmente alle condizioni meteorologiche. Negli scorsi anni i nostri circa dieci bioagricoltori – complessivamente ci riforniscono circa 250 produttori di patate – sono stati in grado di evitare perdite dovute alle malattie delle piante. Ma, naturalmente, per assicurare l’approvvigionamento di patate bio da agricoltura svizzera è richiesta attenzione particolare da parte nostra.

Parola chiave food waste: che cosa succede effettivamente agli scarti organici?
Nel nostro impianto di depurazione aziendale, dagli scarti delle patate produciamo biogas che viene utilizzato per il riscaldamento dell’impianto stesso e per la produzione di energia elettrica. Inoltre i sottoprodotti di origine alimentare vengono trasformati in additivi per mangimi animali o in biogas.

Sul vostro sito web si legge che anche i prodotti scaduti ritirati dai collaboratori del vostro servizio fresco vengono trasformati in additivi per mangimi animali.
Esatto. I prodotti scaduti vengono riportati a Spreitenbach, aperti e triturati. I sottoprodotti adatti ai mangimi animali vengono da noi forniti all’agricoltura, mentre gli altri resti vengono trasformati in energia elettrica in un impianto a biogas.


Parlando di fritto, nel 2017 siete passati dall’olio di semi di girasole estero all’olio di colza HOLL svizzero. Fatta eccezione per le patatine bio. Perché?
Per la produzione delle sue patatine, Zweifel punta da sempre su metodi di produzione naturali e sostenibili e sulla percentuale più elevata possibile di materie prime svizzere. L’obiettivo del passaggio alla produzione con colza svizzera era aumentare ulteriormente la nostra percentuale di materie prime svizzere. Purtroppo la disponibilità di olio di colza bio da agricoltura svizzera non è ancora sufficiente per poter soddisfare il nostro fabbisogno. Pertanto le patatine bio continuano a essere prodotte con olio di girasole bio.

Il vostro obiettivo rimane però passare all’olio di colza HOLL bio, giusto?
Sì, non appena saremo in grado di garantire la quantità necessaria da agricoltura svizzera. Tuttavia c’è ancora bisogno di una pianificazione a lungo termine e di colloqui con i relativi partner.

Anche per il sale siete passati dal sale marino al sale delle Alpi svizzere. Ma com’è la situazione con le spezie bio che dovete importare?
La spezia più utilizzata è la paprika Zweifel originale. Acquistiamo tutte le nostre spezie bio da un produttore svizzero e tutte le materie prime delle nostre spezie bio sono di qualità Gemma Bio. Anche in questo caso cerchiamo di acquistare il più possibile dalla Svizzera, ma purtroppo non sempre è possibile, in quanto non sono disponibili quantità sufficienti e non nella forma in cui ne abbiamo bisogno: pertanto dobbiamo anche importare una parte di spezie bio.



Pochi sanno che siete attivi anche sui mercati esteri. Che cosa ci può dire in proposito?
Negli ultimi anni, negli affari internazionali ci siamo concentrati sulla creazione e sullo sviluppo continui del marchio Zweifel nei mercati dei paesi confinanti Germania, Francia e Austria. In più vendiamo i nostri prodotti in Kuwait e in Arabia Saudita. L’orientamento strategico mira inoltre a rivolgersi a nuovi consumatori, con patatine e snack Zweifel nuovi e di tendenza: sia in nuovi mercati selezionati, sia in quelli dove siamo già presenti.

Qual è in generale la sua visione per il futuro di Zweifel Pomy-Chips?
Personalmente per me è importante proseguire la nostra storia aziendale di successo nella prossima decade fino al 2030, perseguendo ambiziosi obiettivi qualitativi e quantitativi che però non posso svelarle nel dettaglio. Sicuramente continueremo a investire nella sede di produzione di Spreitenbach.



E ponendo il tutto in relazione con il passato? Suo padre ha lanciato il marchio Zweifel nel 1958. Da bambino come ha vissuto l’azienda negli anni ʽ70 e ʽ80 e questo come l’ha influenzata?
Da bambino sentivo naturalmente le discussioni di mio padre a tavola, con tutti gli alti e bassi: sicuramente questo mi ha influenzato anche a lungo termine. Guardando al passato, ai tempi il coraggio e lo spirito pionieristico di mio padre sono stati ammirevoli. Sono doti che intendo assolutamente curare e continuare a includere nella nostra cultura aziendale.

Perché dopo i suoi studi all’ETH in scienze e tecnologie alimentari non ha iniziato direttamente nell’azienda di famiglia?
In quel periodo non mi stimolava entrare in azienda. Volevo fare esperienza in un gruppo attivo a livello internazionale e globale e quindi sono entrato come Junior Account Manager in Unilever, dove sono rimasto per circa dieci anni rivestendo diverse funzioni. Anche nella direzione.

Come membro della dinastia Zweifel sicuramente consuma patatine ogni giorno, oppure no?
Assolutamente sì: sia per motivi di lavoro, ad esempio per provare delle novità, sia semplicemente perché le amo.



Mettiamo che lei debba andare su un’isola deserta e possa portare con sé soltanto tre prodotti Zweifel. Quali sarebbero?
Su un’isola deserta preferirei farmi inviare continuamente le nostre novità dal nostro web shop... ma se proprio dovessi scegliere, sarebbero questi: Original Paprika, Kezz Barbecue e lo snack a base di fagioli Vaya.   

www.zweifel.ch (solo in francese e tedesco)

A causa della crisi del coronavirus questa intervista si è svolta per iscritto.

Intervista: René Schulte, Bio Suisse/Bioaktuell; foto: Zweifel Pomy-Chips AG

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